
DALLA MASCHERA NEUTRA
ALLA COSTRUZIONE DELLA PROPRIA MASCHERA

La maschera copre il nostro viso e ci fa apparire in modo diverso.
Usiamo delle maschere quotidianamente, a volte inconsapevolmente, per recitare il nostro, i nostri personaggi, per sentirci diversi da quello che siamo: più interessanti, intelligenti, seducenti...
La Maschera neutra ci obbliga ad usare il corpo come unico strumento di espressione, ci aiuta a trovare l'essenzialità del linguaggio e a definirne i contorni.
In epoche di distanziamento possiamo trasformare la neutralità in uno strumento di ricerca per un teatro più essenziale, più tragico, più urgente e diretto, più forte.
Lo stage sull'uso e sulla messa in scena della maschera neutra, con i vincoli e le limitazioni dettate dalle norme sanitarie, sarà l'occasione per fare di necessità virtù.
Si tratta di un lavoro profondo e impegnativo finalizzato ad eliminare
le maschere della vita quotidiana per arrivare all'essenza, al silenzio da cui deve partire l'azione.
Il percorso prevede la costruzione della propria maschera.
Lo stage è riservato sia a professionisti dello spettacolo sia a tutte le persone fortemente motivate, anche se credono di non avere talento per il teatro.
Docenti: Giovanni Foresti e Paola Omodeo Zorini
Paola Omodeo Zorini con una maschera larvale nelle prove di
"Autour du masque", regia di Pierre Byland, Mareike Schnitker ed Enrico Ferretti.
Ascona (Svizzera), Teatro S.Materno (direz. Tiziana Arnaboldi), 2019
